Castel del Monte, situato in PUGLIA, è forse uno degli edifici più misteriosi che esistano, data la complessità ed il grande numero di simboli che sono occultati nelle sue proporzioni e nella sua disposizione.
È di forma ottagonale, con otto torri, anch'esse ottagonali, disposte sugli otto angoli. Il perché della sua forma non è stato ancora perfettamente spiegato: c'è chi ha visto l'ottagono come simbolo di rinascita, c'è chi ha osservato che 7 delle facce (esclusa quella Nord) segnano le tappe fondamentali dell'orbita apparente del Sole, e così via.
Il suo scopo stesso è ancora oggi molto discusso: esclusa definitivamente l'ipotesi che lo vuole una fortezza militare, si tende a pensarlo come un castello di caccia (il re che lo ha fatto costruire, FEDERICO II DI SVEVIA, era un grande appassionato di caccia col falcone), anche se molto più probabilmente aveva altri scopi che saranno presi in esame più avanti.
Si esclude con tanta certezza l'ipotesi del castello militare, poiché mancano decisamente tutti gli elementi caratteristici di quel tipo di costruzione: le feritoie per le balestre e per l'olio bollente, la conformazione delle scale interne, che sono comode per chi sale e scomode per chi scende (caratteristica del tutto dannosa in un castello militare), nonché l'assenza di un ponte levatoio.
L'ipotesi del castello di caccia è altrettanto poco suffragata da prove: non vi sono, infatti le stalle per i cavalli, né tantomeno le cucine o gli alloggi per il personale. Inoltre, l'infinità di messaggi nascosti nella sua architettura non è affatto giustificata dalle due precedenti ipotesi.
Prima di giungere ad una qualsiasi conclusione, comunque, è opportuno esaminarne, pur se molto in superficie, il quadro storico in cui si colloca, nonché alcune delle caratteristiche più evidenti.
Al momento non vi sono delle notizie certe riguardanti la sua costruzione, comunque essa risale almeno al XIII secolo. La sua posizione geografica si colloca esattamente a metà della linea immaginaria che collega due importantissime (e misteriose) opere architettoniche: la Cattedrale di CHARTRES e la Grande Piramide di GIZA.
Al di là di questo, la sua posizione lo colloca in un punto di transito fra l'Oriente e l'Occidente: infatti, quella zona era all'epoca il punto da cui partivano le Crociate. Questo ci riporta direttamente ai Cavalieri Templari, che, secondo alcune leggende, si dice abbiano custodito all'interno di Castel del Monte addirittura il Santo Graal, cioè il Calice usato nell'Ultima Cena.
Effettivamente il Castello sarebbe uno dei luoghi più adatti a custodire la sacra Reliquia, considerata l'aura di mistero che avvolge, soprattutto per quanto riguarda il suo scopo.
Esaminandone la struttura, si coglie subito l'analogia con la maggior parte delle Cattedrali che sono sorte in quel periodo in SICILIA o in SPAGNA, a cominciare dalla struttura ottagonale tipica, tra l'altro, delle varie costruzioni dei Templari sparse lungo tutto il territorio coperto dall'Ordine nel corso della sua storia.
Al suo interno il Castello ha un cortile (ottagonale), a centro del quale si dice ci fosse una grande vasca della stessa forma, contenente acqua (secondo alcuni studiosi) o il Sangue che era stato versato dal Graal (secondo alcune leggende).
È suddiviso in due piani, più il terrazzo, e ogni piano è a sua volta composto di otto stanze trapezoidali. Al piano terra, vi sono tre porte che permettono l'accesso ad altrettante stanze partendo dal cortile interno, mentre al primo piano vi sono tre porte-finestre che una volta permettevano di poter camminare su un ballatoio di legno che percorreva tutto il perimetro interno del cortile. Il visitatore, per poter accedere alle stanze principali o al terrazzo, è costretto a seguire una specie di percorso obbligato, mentre l'accesso alle stanze secondarie, è facoltativo.
La stanza terminale del percorso, al primo piano, quella volta a Sud-Est, è probabilmente la più importante, o forse quella che ha una funzione un po' più evidente delle altre: due volte l'anno, subito dopo gli equinozi, un raggio di Sole attraversa sia la finestra sulla facciata esterna, sia la porta-finestra che si affaccia sul cortile, andando ad illuminare un rettangolo scolpito nella facciata Nord-Ovest del cortile interno. Il rettangolo, scolpito in Sezione Aurea, conteneva un bassorilievo di cui si ignora cosa rappresentasse. È stato fatto sì che il fenomeno accada perfettamente (oltre che l'8 aprile) l'8 ottobre, che nel calendario giuliano, quello usato all'epoca, era l'ottavo mese dell'anno.
Nelle sue proporzioni, è stato fatto un uso quasi ossessivo del Numero aureo: dalle dimensioni delle singole stanze, a quelle dei muri o delle porte-finestre che si affacciano sul cortile.